giovedì 26 luglio 2012

Ciao Leliana

Com'è come non è sto rigiocando Dragon Age Origins per la seconda volta dopo anni. Questa volta cacciando il vil denaro ma per la über collection definitiva, sì insomma la "Ultimate Edition" con i vari DLC e compagnia bella.
poco male Leliana, ce l'eravamo già mangiato due anni fa
Già che c'ero ho preso pure Dragon Age 2 ma quello sta lì, forse nel 2013 riesco ad installarlo. Il domandone per chi non è avvezzo al giuoco in genere è "perchè rigiocare un gioco - bello lunghetto - per una seconda volta?" Per affrontarlo stavolta con il giusto spirito - e requisiti del PC... - e per provare differenti scelte e testarne le differenze effettive se ci sono.

Da una donna umana nella mia precedente partita ad un maschio nanico dei sottoborghi (con tanto di tatuaggio sullo zigomo che marchia tutti i nani "senza casta" di Orzammar) oggi, la differente trama iniziale è cosa ovvia, così come le possibilità di dare certe risposte in quanto nano e le possibilità di allacci amorosi coi compagni di squadra - a parte i bisessuali.

Quello che mi interessava davvero era scoprire eventi inaspettati.

Ieri sera nel corso di una lunga missione, sono arrivato di fronte ad un urna contentente le ceneri mortali di una divinità adorata anche da un mio compagno di viaggio, Leliana, in quanto ex sacerdotessa. Dati precedenti eventi, potevo scegliere di raccogliere parte delle suddette ceneri per i miei fini ma anche di - volendo - distruggere le restanti parti, per uno scambio di favori con un gruppo di cultisti malvagi.

Nella mia partita di anni fa il suddetto gruppo lo avevo già ucciso omettendo a monte questa scelta, per cui ora decisi di accettare. Al termine dell'animazione della distruzione delle ceneri mi aspettavo un qualunque tipo di reazione da parte di Leliana e così è stato: sentitasi ferita nell'animo per il mio insano gesto prese ad attaccare me e i miei compagni assieme ai draghi ed al custode del tempio dove eravamo.

E qua mi dico "Però Leliana mi è comoda, non posso perderla così" e decido di ricaricare la partita ma senza tenerla con me in squadra, distruggendo le ceneri a sua insaputa. Sconfitti quindi i soli draghi ed il custode esco dal tempio, confermo la distruzione ai cultisti e ricevo l'abilità di classe "Distruttore" per il mio personaggio. Soddisfatto ma col pensiero che non potevo fregare un gioco - se fatto bene - così facilmente, torno all'accampamento dove risiedono tutti i miei compagni.

Lì parte una scena con Leliana che mi chiede prima se può vedere le ceneri raccolte, emozionandosi, e poi di cosa ne è stato delle restanti parti. Provo a mentire (in base al carisma del personaggio i risultati possono variare) ma fallisco. Capisce che è successo qualcosa alle ceneri e intende scoprirlo.

Leliana abbandona il gruppo dopo tante ore di gioco lasciandomi così con un buon compagno in meno.

Devo dire di essere contento di questi eventi inaspettati e anzi, di non averla poi uccisa alla prima occasione, perché ora mi domando se gli sviluppatori del gioco hanno pensato anche a questa ipotesi, magari facendomela incontrare di nuovo cercando vendetta quando meno me l'aspetto!
sì lo so, ora è brutto farlo senza Leliana che ci sbircia dalla tenda
Per me i videogiochi che oggi permettono questi eventi, anche così negativi, rendono l'esperienza ludica davvero appagante: il senso di completamento o fallimento in base al proprio modo di agire, se pensato bene e con significative differenze fra una scelta e l'altra, regala un bonus all'atto del giocare, che non sia solo quello di schiacciare un paio di bottoni fra un filmato e l'altro.

E mi fa pensare tantissimo ai libri game. Nostalgia canaglia.

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